La
Massoneria è prima di tutto un’alleanza di uomini liberi, di ogni
confessione e di qualsiasi ceto sociale. Essa poggia sulla tolleranza,
la sua ricchezza sta in questa diversità confessionale e sociale che
sfocia in una direzione comune: quella di seguire ciascuno il cammino
del proprio perfezionamento.
Per
far ciò la Massoneria propone ad ogni persona che desidera lavorare su
sé stessa, gli arnesi del Simbolismo e della Tradizione. È una scuola di
vita e un insegnamento di condotta morale che consentono ad ognuno di
provvedere alla propria realizzazione.
È
una fratellanza che serve al proprio arricchimento spirituale e permette
di trovare risposte concrete ai problemi del nostro tempo grazie alla
molteplicità delle singole opinioni. La modernità non richiede più un
pensiero monolitico, ma induce a tener conto della complessità e della
ricchezza delle nostre relazioni.
È
un processo spirituale, strutturato sia in quanto organizzazione sia
quale via. L’organizzazione massonica assicura la libertà e
l’indipendenza del lavoro di ognuno pur procurando un sostegno
collettivo. Il cammino prosegue a tappe e consente un’evoluzione
progressiva senza alcuna imposizione.
Grazie a questa mescolanza di libertà individuale e di Tradizione che
può anche stupire, la Massoneria è sopravvissuta intatta dal 18mo secolo
sino ai nostri giorni, pur rimanendo, nel frattempo, sempre la stessa e
mai superata.
Un’alleanza di uomini liberi
È
importante coltivare sia la propria libertà quanto quella dell’ altro.
Se si rispetta la libertà dell’altro, non solo ci si arricchisce del suo
pensiero e delle sue esperienze ma, oltre tutto, si scopre talvolta che
le nostre certezze non sono sempre tali. Non si tratta di realizzare un
sincretismo di religioni e di umanesimi, ma di aprire il proprio spirito
alle diverse culture universali che hanno contribuito all’arricchimento
del pensiero umano. Quando si rispetta la libertà dell’altro, si
conquista la propria libertà e ciò al di là di ogni schema, delle
abitudini e delle credenze da noi adottate quasi inconsapevolmente.
L’uomo si affida a tradizioni particolari, nazionali e religiose. Non si
tratta nemmeno di rifiutare le proprie credenze ma di assumerle
coscientemente e in piena libertà.
Infine, questa libertà si esercita fino al punto che è possibile
lasciare la Massoneria in ogni momento se essa non è più compatibile con
la propria personalità.
Una via di formazione alla vita
L’unità biologica dell’umanità presuppone l’abolizione del razzismo. Non
esistono uomini superiori o inferiori, ma soltanto una grande diversità
etnica e culturale, come pure diversi gradi nell’evoluzione delle
società umane. Solidale con tutti gli esseri nell’unità cosmica,
dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, l’uomo cosciente si
sente unito allo spirito eterno, Anima o Architettura del Cosmo, simbolo
della perfezione, senza rappresentazione dogmatica.
Un insegnamento di condotta morale
La
parola morale, identificata un tempo col dogmatismo, oggi riappare col
nome di etica e assume diversi significati. Nel contesto massonico del
perfezionamento individuale, può significare qualche cosa di molto
semplice e che fa parte di questo lavoro verso la libertà, vale a dire
mettere in accordo i nostri pensieri con i nostri atti. Questo accordo
non è facile da realizzare nel contesto della vita contemporanea ed
esige coraggio.
Una fratellanza
In
questa ricerca di perfezionamento, è importante trovare un assieme di
persone che camminino sulla stessa via per scambiare le proprie
esperienze, sostenersi a vicenda e sperimentare la virtù della
tolleranza. Per questo la Massoneria è una fratellanza sia come
conseguenza di questo lavoro in comune, sia come mezzo affinché ognuno
proceda nella propria via .Questa fraternità è il vincolo profondo che
ci lega agli altri uomini, siano essi Massoni o profani.
Un approccio alla modernità
L’uomo del nostro tempo deve pensare su scala mondiale; deve guardare al
di là delle barriere razziali, filosofiche e religiose che dividono gli
uomini. Nella mondializzazione attuale il dogmatismo, di qualsiasi
specie esso sia, sarà sempre negativo. La Massoneria è un’esperienza che
dimostra come l’universalità non è né può essere sinonimo di uniformità,
anzi al contrario.
Un processo spirituale
Per
poter vincere la scommessa della diversità in armonia, la Massoneria
tradizionale fa appello a un principio superiore che trascende la realtà
materiale, sociale e religiosa, che certi chiamano “Dio”, altri
“Energia” o altro ancora, e che noi, per non lasciarci coinvolgere in
dispute sterili chiamiamo Grande Architetto dell’Universo. La
combinazione della fede in un principio superiore e un processo di
perfezionamento di sé stessi è infatti in senso lato un processo
spirituale.
Una società strutturata
I
Frammassoni lavorano in Logge che a loro volta fanno parte di Grandi
Logge o Grandi Orienti. Ogni Loggia ha un Comitato (chiamato Collegio) e
un presidente (detto Venerabile o Maestro in Cattedra), come ogni
società. Anche le Grandi Logge hanno un Gran Collegio.
Questa struttura non implica una gerarchia ma un’organizzazione. Il
Collegio assume il compito di coordinare i lavori della Loggia, così
come le Grandi Logge e i Grandi Orienti non dirigono ma coordinano le
attività delle Logge. Per evitare il sorgere di relazioni di potere nel
loro seno, i Collegi e i Gran Collegi sono rinnovati obbligatoriamente
in modo regolare. Il principio assoluto è: massoni liberi in logge
libere. Il Massone deve obbedire a una sola cosa: all’impegno preso
verso sé stesso di lavorare al suo perfezionamento nel rispetto della
via da lui liberamente scelta.
Una procedura strutturata
La
procedura massonica è strutturata in sistemi di gradi: i riti. La
ricchezza degli arnesi proposti è immensa e poiché si può avanzare
soltanto facendo un passo dopo l’altro, il processo massonico è
strutturato in un sistema di gradi che costituiscono altrettanti passi
da compiere.
L’aver fatto un passo di più non conferisce superiorità alcuna su coloro
che non lo hanno ancora compiuto; ma sussiste semmai il dovere di
aiutare gli altri ad andare avanti.
Ogni grado propone un vissuto e dei simboli nuovi sui quali il Massone è
tenuto a meditare. |
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Per dire
ciò che la Massoneria non è sarebbe sufficiente dire quello che è.
Tuttavia il fatto di non conoscerla crea dei sentito dire sui quali è
importante pronunciarsi.
La Massoneria non pratica il proselitismo, altrimenti si saprebbe
molto di più sulla sua storia,sugli scopi, ecc.
Essa non è una società elitaria poiché il principale criterio di
ammissione è la sincera volontà di perfezionarsi. Essa chiede, sotto
l’aspetto finanziario, soltanto la tassa annuale come qualsiasi altra
società. Essa non è nemmeno una società filantropica o dedita agli
affari come appaiono certi club di servizio.
Malgrado il fatto che molte obbedienze non ammettano le donne, ciò
non significa che la Massoneria sia esclusivamente riservata agli
uomini. Esistono pure obbedienze femminili e miste.
La Massoneria non è né una religione, né una setta, ma un processo
spirituale basato sulla libertà di ognuno e quindi sulla tolleranza
reciproca. Essa ammette membri di qualsiasi orizzonte spirituale.
Non è una società segreta poiché essa è un’associazione ufficialmente
riconosciuta la cui esistenza e i suoi scopi sono dichiarati
pubblicamente.
Essa non è nemmeno una società occultista, poiché i suoi lavori
consistono nella riflessione comune dei suoi membri e la divisione di un
vissuto comune degli arnesi utilizzati: vale a dire i simboli.
Una società proselitista
La Massoneria non fa proselitismo. Chi si sente chiamato a
condividere il cammino dei Frammassoni, lo fa liberamente, senza essere
influenzato da nessuno. È tipico che chi diventa Frammassone lo vuole
perché sente il bisogno di evolvere in uno spirito di apertura e che
questo spirito d’apertura lo ha notato in persone che si sono fatte
conoscere come Frammassoni. Un tempo era possibile entrare in Massoneria
soltanto con la raccomandazione di un certo numero di Massoni. Oggi non
è più il caso.
Una società di “élite”
La Massoneria non può essere una “élite” sociale o economica, poiché
la sua ricchezza consiste nella diversità dei suoi membri (e non dal
loro portafoglio).
Tuttavia, si chiede alla persona di impegnarsi a lavorare
sinceramente al suo perfezionamento. Come conseguenza, la Massoneria non
è organizzata come un club di servizio e non è il luogo per praticare
amicizie con scopi affaristici.
Sotto l’aspetto finanziario, le tasse annuali non differiscono molto
da quelle richieste dalla maggior parte delle società sportive o altre,
e non costituiscono un ostacolo per coloro che desiderano sinceramente
aderirvi.
Una società filantropica
La Massoneria non è una società filantropica perché essa ha come
scopo primario il perfezionamento dei suoi membri. Naturalmente si spera
che questo lavoro su sé stessi possa influenzare favorevolmente tutta la
società, ma ciò sarà soltanto la conseguenza e non lo scopo in sé.
Tuttavia, l’amore per il prossimo significa anche, ma non
esclusivamente, pratica della solidarietà.
Una società misogina
La Gran Loggia Svizzera Alpina è effettivamente esclusivamente
mascolina, ma ciò non si può dire di tutta la Massoneria. Esistono anche
obbedienze esclusivamente femminili e obbedienze miste. Da una parte, la
Massoneria affonda le sue radici nelle società di compagnonaggio del
Medioevo, e quindi storicamente è l’erede di una tradizione maschile.
Dall’altra, il lavoro su sé stessi implica spesso delle sensibilità
diverse nell’uomo e nella donna (Gli uomini sono di Marte, le donne di
Venere!). Si può quindi scegliere liberamente di condividere questa
sensibilità con persone dell’altro sesso e quindi aderire a una
Massoneria mista; oppure si può scegliere di vivere separatamente questa
esperienza, e allora si può scegliere tra un’obbedienza maschile o
femminile, a seconda del proprio sesso.
Né una religione, né una setta
La Massoneria non può essere né una religione, né una setta,
altrimenti essa non rispetterebbe lo spirito di tolleranza che le è
proprio, né la libertà alla quale ognuno ha diritto. Essa si oppone ad
ogni iniziativa tesa a costringere ad aderire ad una qualsiasi opinione,
sia politica o religiosa. Tutta l’organizzazione massonica è concepita
in modo che ognuno possa tracciare il proprio cammino personale
arricchendosi della diversità del vissuto e delle opinioni, ma in nessun
caso con l’adesione obbligatoria ad opinioni che pretendono di possedere
un’unica verità.
Contrariamente a quanto avviene nella maggior parte delle sette, chi
vuole può lasciare la Massoneria.
Effettivamente essa propone un determinato cammino, ma non lo impone
e quindi per l’aderente si tratta di una libera scelta. Se ciò non
corrisponde ai propri sentimenti, è preferibile dimissionare.
Una società segreta
La Massoneria non è una società segreta: non fa mistero della sua
esistenza, né dei suoi scopi. Inoltre la maggior parte dei libri che
descrivono i suoi simboli e i suoi riti, si possono trovare nelle
librerie. Se noi tentiamo di non divulgare i nostri rituali, è soltanto
per evitare che un eventuale candidato alla Massoneria possa vivere
preventivamente ciò che è riservato all’iniziazione, nel corso della
quale egli potrà comprendere quanto la vita massonica potrà offrirgli.
Il fatto che non sia consentito di dire se una persona appartenga o
meno alla Massoneria, significa rispettare la sua libertà, in quanto
spetta a lei soltanto di giudicare se sia opportuno scoprirsi o meno,
tenendo conto dell’ambiente professionale o sociale in cui vive e della
tolleranza che vi è praticata.
Una società occultista
Non bisogna confondere l’occultismo con l’esoterismo. L’occultismo
vive di pratiche a carattere più o meno magiche, mentre l’esoterismo
(letteralmente: la via interiore) è un procedimento che tien conto del
vissuto personale. L’esoterismo si oppone all’essoterismo che è la via
esteriore nella quale altri impongono una verità. In questo senso la
Massoneria è una società esoterica ma non occultista.
Se essa pratica dei rituali, lo fa per proporre delle esperienze, dei
vissuti sui quali il Massone può liberamente meditare e lavorare. Questi
rituali sono indispensabili se si vuol evitare che il lavoro sia
unicamente intellettuale: non sono le parole che ci consentono di
migliorarci ma l’esperienza. |
IL "SECRETO" MASSONICO
Il mistero massonico è incomunicabile.
Non perché esista uno specifico veto in tal senso, ma perché il contenuto
della ritualità muratoria rimane incomprensibile nella sua profonda essenza
spirituale a quanti non ne abbiano avuto percezione diretta: come il sapore
di una mela per chi non l’abbia mai provato - diceva il massone Giacomo
Casanova, solitamente restio a fornire delucidazioni sulle sue esperienze di
loggia — o l’azzurro del cielo per un cieco dalla nascita.
In quest’ottica il "segreto" dei
massoni ha una valenza del tutto diversa da quella che il medesimo termine
riveste all’esterno del mondo iniziatico muratorio. E’ qualcosa di più di
una misura dettata dalla prudenza o dal timore di svelarsi: è il participio
passato del verbo secernere, cioè il secreto (il distillato, l’estratto, la
secrezione) che solo il lavoro delle officine massoniche può produrre. Per
questo non è recepibile all’esterno, nemmeno attraverso una informazione
particolareggiata e la lettura stessa dei rituali.
Il percorso iniziatico della
Massoneria è articolato nei seguenti gradi:
-
1° Grado di Apprendista Ammesso;
-
2° Grado di Compagno di Mestiere;
-
3° Grado di Maestro Muratore, compreso il
suo completamento denominato "Supremo Ordine del Sacro Arco Reale".

A\G\D\G\A\D\U\
Io sono nata
nell'antichità, nei giorni in cui gli uomini cominciarono a sognare Dio.
Sono stata messa alla prova
attraverso tutte le epoche, e ho trovato la verità.
I sentieri del mondo
portano l'impronta dei miei piedi, e le cattedrali di tutte le nazioni
portano impressa l'abilità delle mie mani.
Io ricerco la bellezza e la
simmetria.
Nel mio cuore sono la
sapienza, la forza e il coraggio per quelli che li desiderano.
Sui miei altari è il Libro
delle Sacre Scritture, e le mie preghiere sono rivolte all'Unico Dio
Onnipotente, i miei figli lavorano e pregano insieme, senza rancori nè
discordie, nella pubblica piazza e nel luogo più nascosto.
Attraverso segni e simboli
io insegno le lezioni della vita e della morte e il rapporto dell'uomo con
Dio e dell'uomo con l'uomo.
Le mie braccia sono aperte
a ricevere quelli dell'età della legge e della buona reputazione che cercano
in me il loro libero arbitrio.
Io li accolgo e insegno
loro ad usare i miei strumenti per costruire gli uomini, e a trovare la
direzione della loro personale ricerca della perfezione, tanto desiderata e
così difficile da raggiungere.
Io sollevo colui che è
caduto e do rifugio a colui che è malato.
Io do ascolto al pianto
dell'orfano, alle lacrime della vedova, al dolore del vecchio e del
derelitto.
Io non sono una chiesa, nè
partito, nè scuola, tuttavia i miei figli si accollano piena responsabilità
verso Dio, la nazione, il prossimo e se stessi.
Essi sono uomini liberi,
tenaci nella loro libertà e attenti alle insidie nascoste.
Io affido a ciascuno di
loro il compito di intraprendere il viaggio oltre la valle verso la gloria
della vita eterna.
Io misuro la sabbia nella
clessidra e rifletto su quanto sia piccola una singola vita in confronto
all'eternità dell'universo.
Io ho sempre pensato
all'immortalità, e come sollevare gli uomini dal buio e portarli verso la
luce: io sono un modello di vita.
IO SONO LA LIBERA
MASSONERIA
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