AKH - EN - ATON

(Gradito ad Aton) o (Colui che è utile ad Aton)

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Una delle figure piu' interessanti dell'antico Egitto e' certamente quella del faraone Amenhotep IV, meglio noto con il nome di Akhenaton.
Appartenente alla XVIII Dinastia, governo' approssimativamente dal 1378 al 1362 a.C.
Amenhotep IV, inizialmente co-reggente e poi successore del padre Amenhotep III, deve la sua fama quasi esclusivamente alla rivoluzionaria riforma religiosa da lui attuata e gestita.
La casta sacerdotale del dio Amon di Tebe era divenuta talmente potente da porre in secondo piano le altre divinita' e da condizionare pesantemente la gestione dello stato.
Una cauta politica di svincolo dall'eccessiva influenza del collegio sacerdotale tebano era stata iniziata gia' dal nonno di Amenhotep IV, Tuthmosis IV, e proseguita dal successore. In questo contesto si inseri' l'azione riformatrice di Amenhotep IV che, passando ad una lotta aperta contro i potenti sacerdoti di Amon, sostitui' alla miriade di divinita' che popolava la religione dei tempi l'Aton, il disco solare, che divenne l'unico vero Dio.
In onore ad esso il faraone muto' il proprio nome in Akhenaton e, presso l'odierna Tell el Amarna, costrui' la nuova capitale, Akhetaton. Alla nuova religione monoteistica Akhenaton dedico' tutte le proprie energie.
Gli ultimi anni di regno di Akhenaton furono caratterizzati da una violenta azione iconoclasta, che colpi' Amon, soprattutto, e tutti gli dei tradizionali, i cui nomi ed immagini vennero scalpellati da tutti i monumenti.
Poco dopo Akhenaton mori', all'eta' di circa 36 anni, senza eredi maschi, avendo avuto dalla sposa principale, Nefertiti, sei figlie.
Contemporanea a quella religiosa, si ebbe, ancora per ispirazione del sovrano, una rivoluzione artistica. Le arti figurative abbandonarono i canoni classici, pressoche' immutabili da secoli, che imponevano una rappresentazione idealizzata del faraone, sempre vigoroso e prestante, armonico nel corpo, regolare nei tratti del volto, costantemente atteggiato in un'espressione di serafica superiorita'.