STORIA

La Loggia non identificata che operava a Pavia nel 1860 potrebbe essere l'erede delle presenze di massoni in Pavia come risulterebbe da un elenco di massoni lombardi, conservato nell'Archivio di Stato di Vienna, compilato in gran parte dalla direzione generale di polizia con indicazione della Loggia di provenienza. Da questo elenco del 1831 risultano attivi a Pavia i massoni Barbieri Giovanni, Brambilla Alessandro, cassiere di collegio, Configliachi abate Pietro (chiamato alla cattedra di fisica all'università di Pavia per sostituire il Volta), Marchesi Giuseppe, professore, Pratesi Pietro, ispettore botanico, Romagnosi Giandomenico, professore. Il documento è citato in Ambrogio Viviani, Storia della Massoneria lombarda dalle origini al 1962, Foggia 1993.